Editoriale

Le posizioni del sonno: tra benessere e relazioni

Le posizioni del sonno: tra benessere e relazioni

Cosa rivelano le posizioni in cui dormiamo? 

Le posizioni che assumiamo durante il sonno non sono mai casuali: riflettono abitudini consolidate, esigenze fisiche e, a volte, stati d’animo. Tra le più diffuse troviamo la posizione supina, prono e sul fianco, ognuna con i propri benefici e piccole accortezze per migliorare la qualità del riposo. Queste tre posture rappresentano le fondamenta del dormire bene, ma possono influenzare diversamente il corpo e la mente. Vediamole nel dettaglio per scoprire quale si adatta meglio alle nostre esigenze. 

Supino: il sonno a pancia in su 

Elegante e rilassata, questa posizione vede il dormiente disteso sulla schiena, con il peso distribuito in modo uniforme. 
I benefici: perfetta per prevenire dolori alla schiena e al collo, e consigliata per chi soffre di reflusso gastroesofageo. 
Un consiglio: scegliete un cuscino medio/basso per mantenere la testa allineata alla colonna vertebrale. 

Prono: il sonno a pancia in giù 

Una scelta controversa: dormire a pancia in giù può alleviare il russare, ma spesso è causa di tensioni cervicali. 
I benefici: favorisce la respirazione in chi soffre di lievi ostruzioni. 
Da migliorare: se non potete farne a meno, optate per un cuscino sottile Extra low o un cuscino per l’infanzia. 

Sul fianco: tra comfort e salute 

È la posizione più popolare, amata da chi cerca comodità e intimità. Dormire sul lato sinistro, in particolare, migliora la circolazione e favorisce la digestione. 
I benefici: aiuta in gravidanza e riduce il rischio di apnea notturna. 
Un trucco: posizionate un cuscino tra le ginocchia per ridurre la pressione sulla zona lombare. 

Quando il letto si condivide: le posizioni del sonno in coppia 

Dormire insieme non è solo un gesto pratico, ma un atto intimo che riflette dinamiche di relazione. Le posizioni assunte in coppia possono rivelare aspetti profondi del rapporto, dalla complicità alla ricerca di autonomia. 

Il cucchiaio 

Simbolo di protezione e fiducia, questa posizione vede un partner avvolgere l’altro in un gesto di sicurezza. Secondo la psicologa Corrine Sweet, solo il 18% delle coppie la adotta regolarmente. 

Cosa racconta: una relazione armoniosa, con un partner tendenzialmente protettivo. 

Il groviglio 

Una posizione estremamente intima, in cui i corpi si intrecciano in un abbraccio stretto. Tipica delle coppie all'inizio di una relazione o dopo momenti di forte connessione emotiva, riflette passione e bisogno di appartenenza. Molte coppie iniziano la notte così, per poi sciogliersi in posizioni più comode, segno di equilibrio tra intimità e autonomia. 

Cosa racconta: una connessione emotiva intensa, ma attenzione a non farla diventare una dipendenza affettiva. 

Il nodo che si scioglie 

Questa posizione inizia come un “groviglio”, con i corpi dei partner strettamente intrecciati, ma si evolve rapidamente: dopo pochi minuti, i due si sciolgono, trovando una postura più comoda e individuale. È un perfetto mix tra vicinanza emotiva e rispetto dello spazio personale, simbolo di una relazione sana e matura. 

Cosa racconta: equilibrio tra intimità e indipendenza, spesso segno di una relazione matura. 

Gli amanti liberi 

Dormire schiena contro schiena senza alcun contatto fisico potrebbe sembrare una scelta distante, ma in realtà è tutto il contrario. Questa posizione, scelta da circa il 26% delle coppie, rappresenta una relazione in cui entrambi i partner si sentono sicuri e indipendenti, ma comunque vicini.  

Cosa racconta: autonomia nella vicinanza, perfetta per chi ama il proprio spazio. 

Il tocco di sedere 

Dormire schiena contro schiena, con un leggero contatto tra sedere o spalle, è una delle posizioni più equilibrate per una coppia. Permette a ciascun partner di avere spazio e comodità, mantenendo però un filo di connessione fisica. È particolarmente comune tra le coppie di recente formazione o quelle che cercano un equilibrio tra vicinanza e autonomia. 

Cosa racconta: complicità e desiderio di connessione, senza invadere la libertà altrui. 

Gli accoccolati 

Tra le posizioni più iconiche e romantiche, “gli accoccolati” vedono uno dei partner riposare con la testa appoggiata sul petto dell’altro, mentre braccia e gambe si intrecciano dolcemente. Questa postura evoca immagini da film, simbolo di protezione, intimità e complicità. È una scelta frequente nelle coppie innamorate, indipendentemente dall’età o dalla durata della relazione. 

Cosa racconta: fiducia reciproca e un rapporto basato sulla protezione. 

Il piedino 

Intrecciare le gambe o sfiorarsi con i piedi durante il sonno è uno dei gesti più semplici e spontanei tra due partner. “Il piedino” rappresenta una forma di connessione discreta ma significativa, che unisce intimità e libertà. Questa posizione è perfetta per chi vuole mantenere un contatto affettuoso senza rinunciare alla propria comodità. 

Cosa racconta: affetto e voglia di sentirsi vicini anche durante il sonno. 

La stella 

La posizione “a stella” è una delle più discusse tra le coppie. Qui, uno dei partner si distende occupando gran parte dello spazio disponibile, con braccia e gambe che si allargano a formare una figura quasi “a stella”, mentre l’altro si ritrova confinato in un angolino. È una posizione che racconta molto sulle dinamiche di spazio e compromessi nella relazione. 

Cosa racconta: la stella può indicare la necessità di discutere gli spazi all’interno della relazione, con un partner che tende a dominare lo spazio e l’altro che potrebbe sentirsi trascurato. Se si verifica frequentemente, è un segnale che potrebbe richiedere un confronto sulle rispettive esigenze di spazio e comfort. Ricordiamo che oggi sono moltissime le coppie che scendono a compromessi e dormono separati. 

Dormire bene: tra postura e comfort 

Indipendentemente dalla posizione scelta, la chiave per un riposo di qualità rimane la stessa: un Sistema Letto studiato per adattarsi alle esigenze di ognuno. Materasso, cuscino e rete devono lavorare in sinergia per garantire il massimo supporto e comfort, notte dopo notte, mantenendo la colonna vertebrale allineata e distribuendo in modo omogeneo il peso per evitare punti di pressione, che sappiamo incidono anche sulla circolazione. 

Dopotutto, il modo in cui dormiamo non è solo una questione di abitudini: è il nostro corpo che parla, e un letto di qualità sa ascoltarlo meglio di chiunque altro.