Il sonno, la nostra priorità quotidiana
Oggi, 14 marzo 2025 si celebra la Giornata Mondiale del Sonno, un evento globale promosso dalla World Sleep Society per sensibilizzare sull'importanza del sonno come pilastro della salute.
Ogni anno, l’organizzazione individua un tema e quest’anno la scelta è chiara e diretta: “Prioritize Sleep Health” (Fai della Salute del Sonno una Priorità).
Ma cosa significa, davvero, dare al sonno l’importanza che merita? E perché questo semplice gesto può cambiare la nostra vita?
Questo slogan invita tutti noi a considerare il sonno non come un lusso, ma come una necessità essenziale per la salute fisica e mentale, richiamando l’attenzione su comportamenti e politiche che possano favorire un riposo di qualità. In Italia, l’Accademia Italiana di Medicina del Sonno (AIMS) si unisce a questa missione con iniziative volte a diffondere la cultura del sonno e promuovere buone pratiche per migliorare la qualità della vita.
Perché dormire bene è fondamentale
Dormire bene è la chiave per una vita sana ed equilibrata.
La biologia ci spiega che durante il sonno il corpo si rigenera, il sistema immunitario si rafforza e il cervello consolida la memoria, migliorando le nostre capacità cognitive e l’umore.
Altri studi recenti, come quelli pubblicati su Sleep Medicine Reviews, dimostrano che un riposo di qualità riduce il rischio di malattie croniche e migliora il benessere generale. Quindi dormire serve sia a riposarsi, ma è anche un atto di cura per sé stessi, indispensabile per affrontare ogni giornata con energia e vitalità.
Eppure, spesso dimentichiamo quanto il sonno sia essenziale. Le nostre vite frenetiche, gli impegni quotidiani e l’uso eccessivo di dispositivi elettronici stanno erodendo le ore dedicate al riposo. Dare priorità al sonno significa invertire questa tendenza e ritrovare un ritmo più naturale e benefico per il nostro corpo.
L’eredità della Sleep Equity
Non possiamo parlare di cambiamento collettivo senza ricordare il tema della Giornata Mondiale del Sonno del 2024: Sleep Equity, o equità del sonno. Anche se quest’anno il focus è cambiato, il concetto rimane fondamentale. Non tutti hanno le stesse opportunità di dormire bene: fattori sociali, economici e ambientali possono ostacolare il riposo di qualità.
Pensiamo a chi lavora su turni, a chi vive in condizioni abitative precarie o a chi è costantemente sotto stress economico. Queste persone affrontano difficoltà maggiori nel trovare sia il tempo e le condizioni ideali per dormire, ma anche facoltà di metterlo fra le priorità della propria salute.
Promuovere l’equità del sonno significa lavorare per ridurre queste disparità, garantendo a tutti – indipendentemente dalla loro situazione – il diritto a un riposo sano.
Dormire bene è un diritto, non un lusso
La Giornata Mondiale del Sonno 2025 ci ricorda che dormire bene non è un lusso né una perdita di tempo: è una necessità, un diritto che dobbiamo difendere per il nostro benessere e quello della nostra comunità. E non si tratta solo di dormire di più, ma di dormire meglio. La qualità del sonno deve diventare una priorità per tutti noi, ogni singolo giorno.
Quindi, cosa possiamo fare per migliorare il nostro sonno?
Possiamo cominciare con piccoli passi: stasera spegniamo il telefono un’ora prima di andare a dormire e proviamo a rilassarci con una routine serale. Perché un sonno sano non migliora solo la nostra giornata: migliora la nostra vita.