Negli ultimi anni, e, in particolare, durante il periodo della pandemia da Coronavirus, l'uso degli strumenti digitali è cresciuto in un modo mai visto prima.
Dall’ambito lavorativo a quello scolastico, fino al tempo libero, la tecnologia ha pervaso sempre di più le nostre vite.
Se, da un lato, gli strumenti tecnologici ci hanno offerto nuove possibilità, dall’altro ci hanno privati di alcune abitudini sane, come la capacità di riposare in modo adeguato.
Com’è il sonno degli italiani, oggi, e quanto la tecnologia ha influito sulla sua qualità? Come possiamo ritagliarci degli spazi liberi dall’uso di strumenti tecnologici per recuperare una dimensione di vita più naturale e sana? Una recente ricerca di Dorelan Research e i consigli dell’esperto di digital detox Alessio Carciofi ci aiutano a rispondere a queste domande.
Una fotografia della qualità del sonno degli italiani: si dorme meno e si fa più fatica ad addormentarsi
Una recente indagine condotta da Dorelan Research su un campione di 483 persone ha provato a fotografare la situazione attuale in merito a caratteristiche e qualità del sonno degli italiani, cercando ance di capire quale sia la differenza tra il modo in cui si vorrebbe riposare e come si riposa in realtà.
Dai dati raccolti è emerso che, negli ultimi due anni, molte persone hanno assistito ad un peggioramento della qualità del loro sonno. In media, si dorme 1 ora e 20 in meno di quel che si vorrebbe. Anche addormentarsi, per molti, è diventato difficile: la maggior parte degli intervistati impiega almeno 40 minuti per prendere sonno quando vorrebbe riuscirci in non più di 10 minuti.
Perché si dorme meno e male?
Sembra che i principali responsabili del peggioramento della qualità del sonno siano l’ansia e lo stress causati dalla pandemia. Per quasi la metà degli intervistati, però, anche la qualità dell’ambiente in cui riposano è responsabile del cattivo stato del loro sonno.
Per il 29% delle persone che hanno risposto al questionario, la qualità del materasso è il fattore che ha avuto un’influenza negativa sul sonno, mentre, per il 22%, sarebbe ancora l’ambiente in cui riposano il responsabile del cattivo stato del loro sonno, in quanto lo ritengono inadeguato.
Siamo troppo connessi?
Gli ultimi dati raccolti sul rapporto tra gli italiani e la tecnologia hanno evidenziato come un italiano su due dorma tenendo accanto a sé il proprio smartphone e utilizzi dispositivi digitali prima di addormentarsi.
Per il 60% delle persone, il cellulare è addirittura diventato il sostituto della sveglia.
Questa iper-connessione, tuttavia, non solo ruba spazio ad attività importanti come l’esercizio fisico, ma ci impedisce di riposare in modo adeguato.
Comprendere l’importanza di un sonno adeguato è il primo passo per tornare a dormire bene
“Il sonno non è un lussuoso stile di vita” afferma Alessio Carciofi, Docente in Marketing e Digital Wellbeing “Il sonno è una necessità biologica non negoziabile. È il miglior modo per vivere meglio”.
Durante il sonno il nostro corpo continua a lavorare, eliminando gli scarti chimici, e la memoria registra le informazioni importanti acquisite nella giornata. Questi importanti processi, tuttavia, non possono avvenire se la qualità del sonno è intaccata da fattori come lo stress e l’insonnia.
Tornare a dare il giusto spazio al riposo è un passo importante per tornare a dormire bene e migliorare il proprio benessere generale.
Il digital detox come strumento per difendere il nostro diritto a riposare bene
Con il metaverso stiamo andando verso la creazione di un ambiente totalmente immersivo, con una realtà mixata tra percezione fisica e realtà aumentata. In questo contesto, il digital detox diventa fondamentale per riprenderci il nostro spazio, il nostro tempo e le nostre passioni” afferma ancora Alessio Carciofi.
Ma come si fa a intraprendere un percorso di digital detox? Per prima cosa, smettendo di usare dispositivi tecnologici prima di andare a dormire. Spegni smartphone e tablet almeno un’ora prima di andare a letto e non tenerli sul comodino vicino a te.
Anche la mattina, quando ti svegli, non accendere subito lo smartphone, ma dedica un po’ di tempo a te stesso: datti la possibilità di stare in silenzio e, se riesci, pratica un po’ di attività fisica, come la meditazione.
Sarebbe importante, poi, che riuscissi a ritagliarti un po’ di tempo lontano dalla tecnologia anche durante la giornata. Usa questo spazio di disconnessione per fare un’attività che ti piace e ti permette di rilassarti.