Editoriale

Viaggiare e dormire bene è possibile?

Viaggiare e dormire bene è possibile?

Scopri come evitare gli aspetti negativi in viaggio 

Quando partiamo per un viaggio verso una nuova destinazione, che sia di lavoro o una vacanza, l’entusiasmo vince su tutto: vi aspettano nuove esperienze, persone da incontrare o cibi sconosciuti da assaggiare. Ma dietro l’angolo c’è sempre un timore in agguato. Quello di scombussolare il ritmo del nostro sonno, e di conseguenza un po’ di tutto il viaggio. A metterlo a rischio, infatti, ci sono tanti fattori: dalla stanchezza, in particolare se lo spostamento comprende un volo aereo intercontinentale che attraversa molti fusi, al cambio improvviso di alimentazione, ma soprattutto fuso orario e materasso dell’hotel, che anche se di qualità è diverso rispetto a quello sul quale dormite di solito a casa, sono i fattori principali che ci creano disagio durante il viaggio. Tutto questo può creare degli scompensi che complicano il riposo notturno

Perché in viaggio si dorme di solito meno (o peggio)

Tutto inizia ancor prima di salire in macchina, treno o aereo verso la vostra meta: il pensiero della valigia, dei documenti da preparare, le visite da organizzare, il timore di perdere una coincidenza. Piccole ansie più che gestibili, ma che possono rendere le vostre notti pre-partenza un po' agitate. A volte, per alcuni, anche la paura di volare ci mette lo zampino. Durante il viaggio, auspicando che tutto proceda liscio senza intoppi come ritardi o voli persi, ci sono comunque altri cambiamenti che influenzano il vostro benessere. Pensiamo ai pasti, che magari si discostano dai vostri soliti orari, o alla scomodità di un posto troppo stretto in aereo che non vi permette di riposare, alle molte ore trascorse seduti (anche se viaggiate in treno o in macchina), o all'aria pressurizzata che contribuisce alla disidratazione. Oppure c'è il vicino che non smette di parlare. Una volta arrivati a destinazione, c'è anche il jet lag da affrontare, soprattutto se si attraversano due o tre fusi orari. Il vostro ritmo circadiano, infatti, resta ancorato a quello di casa, creando un disallineamento con l'ora locale e, di conseguenza, problemi nel dormire.

Le conseguenze di un riposo notturno disturbato

La mancanza di sonno si riflette sull’energia, aumenta l’irritabilità e rallenta la digestione. Tutti fastidi che, se viaggiate sporadicamente e soprattutto in vacanza, spariscono in pochi giorni, grazie alla possibilità di modulare il ritmo a piacimento e concedervi momenti di riposo per recuperare il sonno o comunque per rallentare. Il discorso si complica per chi viaggia frequentemente per lavoro, dovendo rispettare orari, partecipare a riunioni ed essere mentalmente reattivo anche dopo un lungo viaggio.

Qualche consiglio

Ecco alcuni accorgimenti utili per tutti, per riuscire a dormire bene anche mentre si viaggia:

  • Dormire sui mezzi di trasporto è una sfida. C’è chi ci riesce con facilità e chi invece non ci riesce proprio. Vi diamo comunque alcune dritte per stare più comodi e riuscire a schiacciare un pisolino (senza esagerare sulla durata): vestirsi comodi, preferibilmente con capi traspiranti; utilizzare una mascherina per gli occhi e dei tappi per le orecchie; portare con sé un cuscino cervicale da viaggio o, in alternativa, una borsa morbida da mettere tra la testa e il sedile e, se possibile, qualcosa di accogliente per la zona lombare che per tante ore seduti potrebbe risentire della perdita della sua naturale curva fisiologica. Spesso in aereo vengono forniti dei piccoli cuscini più adatti a questo scopo che per appoggiare la testa.
  • Una volta arrivati, esporsi alla luce naturale del sole è sempre una buona idea. Solo così il vostro ritmo circadiano può intuire in che fase del giorno vi trovate e mandare messaggi al corpo per restare sveglio. Del jet lag ne parliamo più approfonditamente qui.
  • Scegliete un hotel situato in una zona non troppo trafficata o rumorosa, abbassate il riscaldamento o l’aria condizionata in camera (che spesso sono impostati troppo alti, mentre la temperatura ideale per dormire è intorno ai 18 gradi) e verificate se offrono diverse tipologie di cuscini tra cui scegliere. Portate in valigia qualche molletta per il bucato, che può tornarvi utile per pinzare le tende e bloccare l'entrata di luce, nel caso non fossero completamente scuranti. Altri consigli per sentirsi più a casa in hotel li abbiamo raccontati qui.
  • Se a casa siete abituati a farvi una doccia calda o a leggere qualche pagina di un libro prima di andare a dormire, cercate di mantenere questa routine anche in viaggio, così da dare al corpo segnali che l’ora di coricarsi si sta avvicinando. Questa strategia può aiutarvi anche a contrastare il famoso First Night Effect. In generale, riservate il letto solo al momento del sonno: evitate quindi di passarci troppo tempo, per esempio lavorando al computer, guardando la tv o, addirittura, mangiando. Tutte situazioni che, quando non si è a casa, è più frequente che si verifichino.