Editoriale

Speciale Esami Pt 2

Speciale Esami Pt 2

Alzi la mano a chi non è mai capitato di passare una notte in bianco, o quasi. Magari per motivi di lavoro, per una situazione di emergenza o anche solo per finire di vedere tutte le puntate di una serie tv, ma più spesso sono gli studenti a ridurre le loro ore di sonno per poter prolungare quelle di studio, in vista di un esame importante, come la maturità per esempio. Ma siamo certi che abbia davvero senso? Gli svantaggi dello studiare mentre gli altri dormono infatti sono ben superiori ai benefici a breve termine, e possono ripercuotersi sul proprio benessere fisico e mentale, prolungandosi anche per più di un giorno fino a una settimana.  

Il discorso è lo stesso e vale sia che si tratti di una notte senza chiudere occhio, restando quindi svegli per 24 ore filate, sia se la tendenza sia quella di dedicare al sonno pochissime ore a notte, due o tre, sempre con l’obiettivo di restare di più con la testa sui libri. Le conseguenze di questa scelta, infatti, impattano in modo negativo a livello cognitivo, mettendo in crisi l’attenzione, la memorizzazione di nuove nozioni o rallentando il tempo di reazione a una domanda. Non solo: possono aumentare anche la sonnolenza diurna, oltre alle sensazioni di ansia, rabbia e confusione mentale, con la possibilità di evidenti sbalzi umorali durante le ore diurne successive. Anche la fatica si fa sentire di più e i livelli di energia si abbassano, perché il corpo non ha tempo di recuperare e riparare i tessuti, come succede durante il sonno. Tutto questo può succedere anche dopo una sola notte passata a studiare invece di dormire; sul lungo corso, poi, nel caso diventasse un’abitudine, le difficoltà potrebbero aumentare, fino a correre il rischio di avere problematiche ancora più serie, come pressione alta o malattie cardiovascolari.  

Cosa fare se è proprio necessario studiare di notte 

Pur ribadendo il concetto che un sonno di qualità è fondamentale per tutti e perdere una notte di sonno non sarà mai uno strumento indispensabile per prepararsi a un esame e soprattutto non dovrebbe mai diventare la norma, può succedere di essere “costretti” a farlo. In questo caso, ci sono degli stratagemmi da mettere in pratica solo per queste sporadiche situazioni, che ci permettano di approcciare al meglio la situazione, cercando così di minimizzare l’impatto negativo di questa privazione del sonno. Ecco gli step da seguire per accusare meno il colpo. 

  1. La notte prima, cercate di dormire in modo regolare, non meno di sette o otto ore. Se invece avete già accumulato ore perse di sonno e siete già a corto, studiare di notte non è davvero un’ottima idea.  
  2. Durante il giorno, state all’aria aperta ed esponetevi il più possibile al sole. Mentre studiate, poi, evitate le zone in penombra, ma tenete le luci accese e utilizzate delle fonti luminose più intense. Per quanto riguarda invece lo schermo del computer, impostate una illuminazione moderata e ogni 30 minuti staccate gli occhi dal monitor, focalizzando lo sguardo su un oggetto lontano. Servirà per riposare la vista e rilassare i muscoli oculari, oltre a stimolare l’attenzione. 
  3. Prendetevi delle pause abbastanza frequenti: alzatevi dal tavolo per sgranchire le gambe e la schiena, ogni ora circa, per almeno cinque minuti. In alcuni casi può essere utile anche fare delle attività in piedi, come leggere un paragrafo di un libro o fruire dei contenuti digitali non da seduti, ma passeggiando per la stanza. 
  4. Mentre siete sui libri, evitate di mangiare snack o cibo spazzatura, che possono provocare sonnolenza e rallentare il metabolismo. Preferite frutta e verdura, anche come frullati, e mantenetevi idratati: una buona idea è bere del tè verde senza caffeina, come la qualità cinese sencha, oppure il tè bianco, che ne contiene in modo ridotto. Non superate i quattro caffè al giorno.  
  5. L’alimentazione, in questi giorni intensi di studio, è davvero fondamentale, occorre apportare all’organismo tutti i macro e micro nutrienti necessari, puoi approfondire qui alcuni consigli su una corretta alimentazione durante gli esami.  
  6. Andate a dormire prima del solito la sera successiva: è il minimo dopo aver trascorso una notte con poche ore di sonno. 

Per chi scegliesse di seguire questi consigli, ricordatevi comunque che nessuno può essere produttivo e dare il suo meglio, senza aver dormito le ore necessarie per il suo fisico. La memoria in particolare viene messa a dura prova, e può davvero non valere la pena rimanere svegli per studiare senza pause tra il giorno e la notte.