Editoriale

Humming

Humming

Canticchiare a bocca chiusa rilassa

Un motivo c’è se le ninne nanne esistono da secoli e il loro potere soporifero è indiscusso. L’humming, ovvero il mormorare o canticchiare a bocca chiusa, è uno strumento simile e funziona proprio allo stesso modo. Si tratta di un rimedio antico, ma piacevole e anti-stress, che può davvero migliorare la nostra salute fisica e mentale.

A cosa fa bene

Innanzitutto, calma il sistema nervoso. Pensiamo al famoso “OM” che viene pronunciato al termine della pratica di yoga e meditazione: anche quello è humming, e la vibrazione vocale che crea arriva a stimolare il nervo vago (che ha origine nell’encefalo), favorendo uno stato di calma e rilassamento. La conseguenza diretta è che facilita anche il sonno. I suoni delicati e rilassanti prodotti durante l’humming stimolano infatti il rilascio di melatonina, l’ormone che segnala al nostro corpo che è il momento di andare a dormire, ma anche di ossitocina (il cosiddetto ormone della felicità) e, secondo alcuni studi recenti, la produzione di ossido nitrico, un neurotrasmettitore fondamentale che favorisce la vasodilatazione, con un effetto positivo su circolazione e pressione sanguigna. Per chi volesse approfondire il tema, consigliamo il libro The Humming Effect (Healing Arts) di Jonathan Goldman, musicista e compositore diventato un guru della guarigione attraverso i suoni.

Altri suoni che aiutano ad addormentarsi

Non c’è niente di più fastidioso di non riuscire a prendere sonno a causa di rumori fastidiosi. I vicini che parlano, il traffico, un cane che abbaia. In questi casi, il rumore bianco può essere una soluzione. Ma di cosa si tratta? È un suono a banda larga che include tutte le frequenze, una specie di ronzio di fondo costante (esempi? Il ventilatore o l’asciugacapelli): i ricercatori lo studiano da anni e le conclusioni indicano un suo effetto positivo sul calmare il pianto dei bebè, aiutare la concentrazione e anche, appunto, facilitare il sonno. Ce lo spiega anche MyPersonal Trainer qui.

Non esiste solo il rumore bianco, ma anche il rosa, come il suono di una cascata o del vento; il marrone, che richiama il suono della pioggia o della doccia; e infine il verde, associato alle onde dell’oceano o allo scorrere di un ruscello. Sono sempre a banda larga, ma sono percepiti come rumori più bassi e profondi.

Un aiuto smart

Vi consigliamo allora qualche app per smartphone tra cui scegliere per sfruttare i benefici del suono a favore del sonno:

  • Sleep sounds, dove potete scegliere tra suoni bianchi che provengono dalla natura, come uccelli, rane e balene, ma anche il fuoco che crepita nel camino. Ogni suono può essere impostato per la lunghezza desiderata ed è possibile creare anche dei mix di rumori preferiti e combinarli insieme, modulando il volume di ognuno.
  • White noise propone non solo rumori bianchi, ma anche di altre sottocategorie, permettendo di scegliere la frequenza più rilassante. Tra i suoni, ci sono anche le campane tibetane e i mezzi di trasporto, come lo sferragliare del treno sui binari o una barca che ondeggia.
  • Better sleep, la particolarità di questa app è che contiene anche una sezione dedicata ai cosiddetti suoni ASMR, un acronimo per “Autonomous sensory meridian response”, cioè quei rumori, diventati un trend su YouTube, che innescano in chi li ascolta una sensazione di benessere, simile a un formicolio che si propaga per tutto il corpo. Nonostante l’ASMR sia oggetto di studio da parte di molti, non esistono ancora ricerche scientifiche che ne riconoscano i benefici, anche se è emerso come sia collegato a una diminuzione di attività in alcune aree cerebrali, generando così una condizione molto simile al sonno.